L’Appeso
Sacrificio, attesa, blocco
L’Appeso è un giovane legato a testa in giù ad un albero, le mani sono dietro al corpo, la gamba sinistra è incrociata dietro la destra .
Quest’uomo si è sottoposto volontariamente a un processo di iniziazione da cui emergerà trasformato. Attraverso il sacrificio di sé e il dolore emergerà un nuovo individuo. In questo momento il suo corpo è immobilizzato, e deve accettare tutto ciò che l’universo gli porta: freddo, pioggia, sofferenza.
Grazie all’accettazione ed alla comprensione di se egli giungerà ad un rinnovamento totale del proprio essere. Questo passaggio è tutto interno a se stesso; il suo spirito è libero di lavorare .
L’Appeso è l’ assenza di interferenze altrui. In alchimia potremmo parlare di chiusura del vaso.
L’Appeso non è un Arcano semplice, perché ha in se tutto il peso dell’introspezione emotiva voluta, che a volte è così profonda da risultare quasi autolesionista, ma per chi sente l’urgenza di fare questo passaggio diventa un momento vitale da assecondare.
In una stesa rappresenta la pausa necessaria, dalla quale si esce rinnovati. A volte suggerisce di analizzare un quesito da un’altra angolazione.
Nel suo significato negativo la pausa di riflessione diventa vittimismo e incapacità di osservare le situazioni da altre prospettive. Rappresenta uno stato di blocco grave.
Durante una lettura si deve fare attenzione a diverse cose. Se esce in positivo ci si deve concedere una pausa per fare chiarezza, può essere, a volte anche una carta dalla realizzazione molto veloce.
Se invece il quesito riguarda un’altra persona e questa viene descritta con l’Arcano dell’Appeso si deve rispettare il distacco che ha messo dal consultante, perché obbligare una persona che vive un momento Appeso a fare un confronto forzato o anticipato rispetto alla maturazione delle sue consapevolezze, può essere gravemente deleterio. Saranno le carte vicine a spiegare modi e tempi per ottimizzare questa carta.