E’ ritornata da me a fare un consulto di cartomanzia una signora e sinceramente mi ci è voluto un bel pò per riconoscerla; era stata da me 6 anni fa.
Ha esordito dicendo che nel nostro primo consulto le avevo detto che la sua vita sarebbe cambiata entro un anno ma che l’ importante era che lei si attivasse in almeno un ambito della vita.Continua raccontandomi che lei ha aspettato quest’anno miracoloso, ma niente non è arrivato…
Mi dice che era pure arrabbiata con me e le mie previsioni perchè con le sue amiche io ci ho sempre visto giusto e solo con lei avevo sbagliato di brutto,mi descrive quegli anni di vita vittimistica in modo anche colorito, finchè lei stessa ad un certo punto ha iniziato a fare piccole cose in modo diverso fino a comprendere che cercare un nuovo lavoro era la cosa più intelligente da fare. Da lì le si è aperto un mondo di novità e in meno di un anno ha stravolto la sua vita!
Finalmente, mi spiega, di aver compreso che non era sbagliato il mio consulto ma la modalità che lei ha attuato nell’aspettare in modo passivo,quel famoso anno!
Devo dire che questa testimonianza mi ha davvero colpito.
La bellezza di questo racconto l’ho trovata nel modo in cui lei ha iniziato a descrivere se stessa prima di questo attivarsi nella vita; mi ha raccontato di come subiva una relazione sentimentale mal sana ,di come la sua infanzia l’avesse influenzata nell’essere sempre remissiva e accondiscendente e di come avesse compreso che era lei a doversi muovere; che le lamentele e i piagnistei non portavano a nulla e che nessun altro poteva aiutarla a cambiare se non lei stessa.
Quindi questi 5 anni non sono passati invano.
Perchè vi racconto questo?
Perchè a volte i famosi tempi sbagliati delle carte, quando coinvolgono tematiche emotive e prevedono la necessità di fare un cambiamento strutturale dei vostri schemi, possono subire delle variazioni direttamente proporzionali alle vostre resistenze.
Sì, perchè guardarsi dentro non è nè facile nè così scontato.
Sicuramente questa mia cliente ci ha messo un tempo interminabile, ma anche il fatto che non l’avessi riconosciuta subito è indice della grande diversità di atteggiamento anche nei miei confronti; la prima volta che l’ho incontrata stava a testa bassa non mi guardava mai, parlava sempre con la mano davanti alla bocca e si scusava continuamente, invece quando è tornata per il suo nuovo consulto era ben vestita, solare, sicura di se stessa e soprattutto non si scusava più.
Ad un certo punto mi ha detto: sai come ho fatto a capire che stavo cambiando?
Durante il primo consulto mi hai detto una frase “Aiutati che il ciel ti aiuta”. In questi anni mi è venuta spesso in mente ma proprio non la capivo; mi chiedevo dove fosse il mio ciel, poi finalmente una mattina quella frase mi è stata chiarissima!
Da lì è partita la mia rivoluzione! Eppure, mi dice ancora, questa frase è molto chiara ma chissà perchè non riuscivo a comprenderla.
Finito il suo racconto mi dice:” sono pronta a sentire una nuova frase per i miei prossimi anni di lavoro su di me, cara amica che mi dici?
Sono stata davvero felice di vedere questa donna completamente rinata, e anche se il tempo è stato lungo, è la qualità del risultato che fa la differenza.
Un consulto dovrebbe servire proprio a questo: migliorare se stessi.
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